Vangelis Mantzarīs: dal tetto d’Europa a Roseto in serie B

396941281_901717645080572_2823467684532011201_nAccadde il 13 maggio 2012: a concretizzare la rimonta dal -19 a 12 minuti dal termine sul CSKA Mosca in finale di Eurolega, partì dalle mani di Giōrgos Printezīs a due secondi dalla fine della gara il tiro più iconico dell’intera storia manifestazione, la Petaktari che consegnò il trofeo nelle mani dell’Olympiacos. E appena terminata sul fondo della retina, primissimo ad abbracciare Giōrgos, distante da lui solo 5 metri da in attesa di un eventuale scarico fuori dall’arco dei tre punti, fu Vangelis Mantzarīs.

Uno dei giocatori diventati certezze di quell’Olympiacos, gregario di lusso al fianco delle stelle locali Vassilis Spanoulīs e appunto Printezīs. Gli assi stranieri di fianco alla coppia di fenomeni greci negli anni cambiavano, lui invece restava lì. A guardare le spalle a Kill Bill, del quale faceva il cambio da playmaker specialista difensivo, per permettergli di essere lucido nei finali in cui si accendeva. Aggiungendo pian piano all'affidabilità nella propria metà campo anche un tiro da 3 sempre più preciso, negli anni diventato chirurgico e anch'esso più volte decisivo nei finali.
Presenza fissa anche in Nazionale, dove sin da ragazzo ha trovato un posto nelle selezioni giovanili con relativi successi (un oro e un argento agli Europei Under 20, un argento ai Mondiali Under 19) per poi militare in quella senior, chiudendo in un grande torneo come veterano di fianco a Giannis Antetokounmpo nei Mondiali del 2019.

Samuel Dilas, morire a 24 anni. Il dolore del basket

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Il cuore di Samuel Dilas ha smesso di battere ieri pomeriggio. Era una promessa del basket italiano, giocava in serie B, a Lumezzane, squadra che aveva aiutato a salvare la passata stagione e che quest’anno avrebbe voluto portare in serie A2. Aveva 24 anni, era nato a Novellara, la stessa città di Claudio “Lupetto” Malagoli, indimenticata campione degli anni ’70 e ’80 e rimasto sempre nel cuore dei tifosi brindisini e non solo.

A darne notizia il BVL Basket Virtus Lumezzane: “La Virtus Lumezzane profondamente addolorata e sconvolta si trova costretta a comunicare la scomparsa di Samuel Dilas. Per la terribile e delicata situazione, e soprattutto per rispetto della sua famiglia si fa appello alla sensibilità degli addetti ai lavori». Samuel, classe 1999, era stato colpito da un improvviso malore venerdì sera, mentre si trovava nella sua abitazione di Lumezzane, accusa dolore prima alla gamba destra e poi a tutto il resto del corpo. Immediati i soccorsi ed il ricovero in terapia intensiva al Civile di Brescia. Il gigante buono, alto 206 centimetri, passato da Forlì e da Avellino e che da tre anni indossava la divisa valgobbina, società che milita nella Serie B del campionato nazionale, è stato immediatamente sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ma le sue condizioni erano apparse subito troppo gravi.

Samuel era stato dimesso dal Civile solo qualche ora prima del nuovo ricovero a causa di una polmonite che lo aveva colpito giorni prima, ma che aveva superato senza ulteriori complicazioni. Al suo capezzale erano arrivati da Novellara, provincia di Reggio Emilia, i suoi familiari: papà Torsen, mamma Chiara e la sorella Maia di 17 anni. Vicini alla famiglia in queste drammatiche ore anche la dirigenza, il coach, lo staff e tutti i compagni di squadra. Il club sarebbe dovuto scendere in campo a Padova ma aveva chiesto ed ottenuto il rinvio della partita a causa della delicata situazione. Poi è arrivata la tragedia e ora tutto il mondo del basket italiano piange la sua scomparsa.

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Marino Petrelli

Israele, la guerra e il basket. La testimonianza da Tel Aviv

israele-palestina-1170x779Due settimane fa, Israele ha celebrato il cinquantesimo anniversario dello scoppio della guerra dello Yom Kippur. È uscito il nuovo film "Golda", il programma "The One" sullo Squadrone 201 è stato trasmesso su Kan 11, gli archivi di stato hanno rivelato i verbali delle riunioni del governo. Nei suoi 75 anni, Israele ha vissuto molte guerre, ma quella dello Yom Kippur è considerata la più amara di tutte. Sia perché l'Egitto e la Siria ci hanno sorpreso, sia per la morte di 2222 soldati.

Nessuno avrebbe mai creduto che 50 anni e un giorno, secondo la data straniera, 6.10.73, 7.10.23, sempre di Shabbat (la festa del sabato, ndr), questa volta in una festività diversa, Simchat Torah (Il mio compleanno), sarebbe stata l'organizzazione di Hamas a entrare nel nostro confine da Gaza, occupando otto postazioni dell'IDF, sette insediamenti, uccidendo nelle prime ore almeno 700 persone, civili e soldati, ma il numero è già aumentato, e prendendo prigioniere circa 130 persone, compresi bambini e anziani di circa 80 anni.

Scrivo questo a tre giorni e mezzo dallo scoppio della guerra, stiamo ancora tutti digerendo quanto accaduto nel sud del Paese, seguendo gli eventi drammatici che ancora si susseguono, cercando di capire se Hezbollah vuole dare fuoco al anche al nord, e pregando per la guarigione dei feriti, che oggi superano i 2.500, e per il ritorno dei prigionieri in Israele.

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Esclusiva SM, De Raffaele: "In estate Brindisi mi ha cercato"

2022Longo04Dicembre012C’è un filo speciale che lega Walter De Raffaele a Brindisi ed in particolare a Supporters Magazine. Un filo fatto di grande rispetto reciproco e di enorme piacevolezza nel parlare di basket grazie alla sua disponibilità e alla sua enorme conoscenza del gioco e dei suoi protagonisti. E’ una chiacchierata ferragostana che in altri momenti sarebbe stata difficile da effettuare visto che di solito in questi periodi cominciano i ritiri delle squadre. “Quest’anno è un pò diverso in effetti, stare a casa dopo tanti anni è un pò strano ma sono felice di godermi un pò di più la mia famiglia - esordisce De Raffaele da casa sua a Livorno -. I miei figli dicono che il loro papà ha scoperto che c’è qualcosa dopo il ferragosto ed è vero”.. Relax e niente stress da panchina, ma tanto aggiornamento, “molto in giro nel periodo invernale a vedere partite e seguire allenamenti, ora da settembre ricomincerò a girare in Italia e all’estero”.

Un filo, un legame che si sarebbe potuto saldare ancora di più se l’ex allenatore della Reyer Venezia avesse accettato la proposta della dirigenza della New Basket Brindisi ad accettare la panchina bianco azzurra qualche settimana fa. “Con Brindisi l’abboccamento c’è stato ma in quel momento avevo problemi familiari e non potevo prendere decisioni - spiega De Raffaele -. Ci siamo lasciati molto bene e chissà in futuro cosa potrà accadere. In quel periodo ho avuto talmente tanti attestati di stima da brindisini, anche da parte di persone che non conosco, che ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Anche voi mi avete mandato un messaggio e vi ringrazio”

Entriamo nel vivo dell’intervista, che in realtà è una bella chiacchierata tra amici, parlando di panchine e di allenatori, l’argomento sicuramente più congeniale a De Raffaele, due scudetti con la Reyer e poi esonerato proprio nella partita interna contro Brindisi lo scorso febbraio. Quale opinione su Corbani? Che ne pensa dei tanti allenatori stranieri arrivati in Italia che tolgono il post a quelli italiani? “ Per quanto riguarda Corbani, arrivare dopo persone che hanno fatto bene e a lungo non è mai facile, ma conosce l’ambiente e questo può essere un vantaggio. Certo, Brindisi ogni anno cambia molto a livello di roster, ma ha scelto giocatori che ha già allenato e ha fatto una squadra a sua immagine, è già un buon punto di partenza - dice il coach -. Discorso panchine: il mercato è sempre molto aperto, io credo molto nella qualità degli allenatori italiani, in Europa dimostrano sempre di qualità assoluta (prepariamo l’intervista proprio il giorno in cui Luca Banchi batte la Francia e la elimina dal Mondiale, ndr). A volte si formano accoppiate tra gm e allenatori, conoscenze pregresse che portano a fare scelte di questo tipo. Io personalmente sono molto nazionalista. Ci vorrebbe, poi, la stessa osmosi all’inverso, cioè andare all’estero con la stessa disponibilità”.

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Francesca Baldassarre, da Brindisi agli Europei U16

Francesca-Baldassarre-scaledDopo le straordinarie notizie che negli ultimi giorni hanno coinvolto il giovane brindisino Matteo Spagnolo, dall’approdo in Eurolega nella prossima stagione con la maglia dell’Alba Berlino, ai preziosissimi minuti che si sta ritagliando nelle amichevoli della nazionale senior, un altro prospetto pugliese e brindisino si sta facendo spazio nel panorama cestistico italiano, anche se in ambito femminile. 

Si tratta di Francesca Baldassarre, guardia classe 2008 nata e cresciuta a Brindisi, uno dei migliori talenti del settore giovanile azzurro con cui ha già avuto esperienze in alcuni tornei e manifestazioni, ed è tra le convocate per l'Europeo della Nazionale under 16 che disputerà in Turchia l’Europeo di categoria con esordio l’11 agosto contro Israele. 

Fresca di contratto con la Cestistica Spezzina, Francesca ha mosso i suoi primi passi alla VoloRosa Basket Brindisi dove ha saputo mettersi in mostra nei tornei under 13 e 14 maschili, grazie anche alla forte collaborazione tra la società femminile con la società leader del settore giovanile maschile a Brindisi, l’Aurora Basket Brindisi, facendo emergere tutte le sue qualità. Nell’estate del 2021 si trasferisce a Campobasso, per la sua prima esperienza lontana da casa, dove con la maglia de La Molisana Magnolia Campobasso vince lo scudetto under 17 battendo in finale la Reyer Venezia. Sempre contro le veneziane e sempre con la maglia della Magnolia Campobasso, la giovane brindisina si era resa protagonista di una straordinaria impresa mettendo a segno ben 125 punti (41,4 di media) nelle tre partite del concentramento numero tre per il campionato Under 15 femminile. Nel suo palmares anche una Coppa Italia Techfind under 14 vinta con la Firenze Basketball Academy oltre ad aver ottenuto il titolo di Mvp e l’inserimento nel miglior quintetto della manifestazione.

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