Palasport, Tortona e Bologna accelerano, Brindisi in attesa.
Arene da costruire, alcune in stato avanzato, altre con il progetto approvato, ma lontane dal porre la prima pietra per lungaggini burocratiche o per l’aumento (esorbitante) dei costi delle materie prime. Tortona testimonia il progresso costante dei lavori su Facebook (la foto copertina del nostro articolo). E poi Venezia, Brindisi, Varese, ma anche Cantù, Udine, Ravenna. E il “caso” Roma, ormai da anni senza strutture degne di tal nome e che pare avviato ad una soluzione entro ottobre. Altri progetti sono in partenza, come ad esempio a Bergamo che dovrebbe essere pronto a settembre 2024 all'interno di una imponente opera di riqualificazione urbana che prevede uno svincolo autostradale tutto nuovo, nuovi spazi per la Galleria di arte contemporanea e una vera e propria cittadella dello sport (qui i dettagli per il nuovo palasport)
Il tema dell’impiantistica sportiva è stato più volte da noi trattato, sia a livello locale che nazionale. Nel 2013, ad esempio, Dario Nardella, deputato del PD e uno dei firmatari di una proposta di legge sulla semplificazione delle procedure amministrative per la costruzione di nuovi impianti ci disse: “L’Italia ha bisogno di regole nuove per tutta l’impiantistica sportiva, che in alcuni casi fa registrare situazioni da terzo mondo. Occorre dare risposte concrete ad un’emergenza di cui gli stadi rappresentano solo la punta dell'iceberg”. La legge non passò e come quella molte altre negli anni successivi. Nel 2021, finalmente, è stato pubblicato il Dlgs n°38 (qui il testo e il commento) in attuazione alla riforma dello sport del 2019. La semplificazione per i nuovi impianti è rimasta soltanto sulla carta.
A Bologna, patron Zanetti garantisce che la nuova struttura sarà pronta entro capodanno 2025, e ci crediamo data la solidità dei suoi progetti sia sportivi che imprenditoriali. Addirittura prima secondo l'approfondimento delll'inserto economia de Il Corriere della Sera che si occupa dei piani di sviluppo di Bologna Fiere, alle prese con un ampio progetto di di crescita compresa la Segafredo Arena. Scrive il Corriere: "Il programma di investimenti iniziato nel 2016 prevede di raggiungere entro dieci anni i 140 mila metri quadri netti espositivi e proseguirà nel 2024 con l'inaugurazione dell'earena polifunzionale progettata dallo studio Mario Cucinella Architets". Il Consiglio comunale di Bologna dovrebbe dare il via libera a settembre. Si partirà e si farà in fretta.
Dall'esterno il nuovo impianto sarà percepito come un landmark in virtù delle sue facciate scenografiche e di un involucro dinamico: una quinta urbana su cui si potrà proiettare ciò che accade, mostrandosi come una "lanterna sospesa" che racconta ai visitatori ciò che avviene all'interno. Il progetto, in collaborazione tra il club bianconero e la Fiera, avrà un costo di 55 milioni di euro e sarà pronta tra Natale 2024 e l'inizio del 2025, con l'inizio dei lavori previsto per l'estate 2023. Un progetto ambizioso che rispecchia il blasone della società bianconera (qui i dettagli e il rendering del progetto)
Tortona – A distanza di quasi due anni dall’inizio dei lavori, la società ha postato nuove foto del cantiere, scrivendo “Avanti, in silenzio, giorno dopo giorno”. E questo giorno sembra ancora più vicino. Il presidente Picchi su Tuttosport ha dichiarato che "la squadra si radunerà all campo di allenamento antistante che è già prponto e collaudato. In questi giorni stanno salendo le travi dell'arena. Ci stiamo avvicinando all'ultimo chilometro". Entro settembre 2024 dovrebbe essere pronto anche il palazzo da 5 mila posti che permetterà alla Bertram di tornare a casa dopo dieci anni. Il progetto “Cittadella dello Sport”,è interamente finanziata dal Gruppo Gavio per una cifra di poco superiore ai 20 milioni di euro e progettato dallo studio di architettura Barreca & La Varra di Milano e sarà dedicato ai fondatori del Gruppo, Marcellino e Pietro Gavio. Rappresenterà un centro di aggregazione per la città di Tortona con spazi e strutture per il tempo libero, lo sport e la cultura.
Milano - C'è grande fermento per la realizzazione del Pala Italia che nascerà nell'area di Milano Santa Giulia e che sarà l'arena polifunzionale più grande d'Italia e ospiterà le gare di hockey maschile durante le Olimpiadi invernali Milano - Cortina 2026. Non sembrerebbero esserci grossi ritardi sulla partenza dei cantieri prevista per i prossimi mesi primaverili per concludersi nell'autunno del 2025; sembrerebbero invece in salita i costi dell'opera, di circa il 30-35% in più. Considerano che la spesa iniziale fissata era di 180 milioni di euro, il 35% in più dei costi significa che il nuovo palazzetto costerà 63 milioni di euro in più. In totale, dunque, l'arena costerà 243 milioni di euro circa. Il progetto, affidato alla società Cts Eventim, in accordo con Milano Santa Gilulia, la società di progettazione proprietaria dell’area, costruirà l'arena su un lotto edificabile di 50 mila metri quadri, con un'area esterna di oltre 10 mila metri quadri e con una capienza fino a 16 mila spettatori sarà l'arena più grande d'Italia e si preannuncia come un capolavoro dell'architettura. L'arena, una volta completata, sarà inizialmente messa a disposizione del Comitato Olimpico Internazionale per i giochi e, in seguito Cts Eventim continuerà a occuparsi della gestione dell'impianto e stima di ospitare tra i 130 e i 200 appuntamenti all'anno tra eventi e concerti.
leggi qui: A Milano nascerà il palasport più grande d'Italia
Venezia - A breve inizieranno i lavori per il nuovo Stadio del Venezia Calcio e per la nuova Arena per la Reyer che, se tutto va per il verso giusto, da settembre 2027, ma si parla anche del 2026, potrà giocare in un palazzetto nuovo da 10 mila posti. Il progetto si chiama "Il Bosco dello sport", (qui la presentazione del Comune di Venezia) grazie alla creazione di 57 ettari di verde pubblico sui 115 totali dell’area di intervento. Fino al 28 febbraio 2023 sono stati pubblicati i bandi di gara per l’affidamento delle altrettante macrostrutture che compongono il progetto. Tra queste, l'Arena per un importo totale di 107.895.770 euro, di cui 45.962.573 quota Pnrr e 61.933.197 dal Comune di Venezia, e lo stadio in zona Tessèra per un importo totale di 82.720.000 euro, di cui 42.768.748 euro quota Pnrr e 39.951.252 dal Comune di Venezia. L’aggiudicazione dei lavori avverrà entro il 30 luglio 2023, al 30 settembre 2024 è invece prevista la realizzazione di almeno il 30 percento delle opere per raggiungere lo step della trasmissione del certificato di collaudo entro il 30 giugno 2026, in concomitanza con le Olimpiadi.
Varese - Chi non ha in progetto un nuovo palasport ma un restlyling di quello attuale è Varese, che ha deciso di rifare il look al palasport di Masnago, tornato a chiamarsi con il vecchio nome di "Lino Oldrini", dopo che Enerxenia Energia ha deciso di legare il proprio brand soltanto alle vicende dell’Hockey su ghiaccio. Il progetto di riqualificazione trasformerà l'impianto inaugurato nel 1964, ad oggi il più vecchio tra i 16 della serie A, in una struttura moderna, del terzo millennio, non solo per lo sport ma anche per spettacoli ed eventi. La prima parte dei lavori, saranno sette in totale i lotti da realizzare, prevede che la zona Ovest ospiti il museo del basket che raccoglierà e racconterà gli oltre 75 anni della storia della società biancorossa e del basket regionale; una zona ristorante e bar che avrà una visuale sia verso l'esterno ma anche una vetrata con visuale sul campo di gioco.
Sono anche previsti nuovi spazi per trasferire la sede della Pallacanestro Varese e il negozio di merchandising ma i lavori riguardano anche la parte esterna, la più degradata, dove le attuali scale lasceranno il posto a nuove rampe e ascensori e saranno ricavati dei terrazzi. Gli interventi riguarderanno anche la capienza del palasport ricavando circa 500 posti in più sopra l'attuale settore Curva Nord così da ospitare circa 5.600 mila spettatori per le partite di basket (in questa stagione Masnago ha fatto registrare quasi sempre sold out e un ampliamento non potrà che fare bene, ndr). La riqualificazione è finanziata da Regione Lombardia che ha già stanziato 2.5 milioni di euro e dal Comune di Varese che si sta invece attivando per reperire fondi dal Pnrr.
Brindisi - La situazione è nota, la New Arena ha già avuto tutti i pareri positivi da Comune e Regione, una parte dei soldi è stata già accantonata, in particolare per le opre urbanistiche e viarie previste come collegamento, ma ci sono problematiche legate all'aumento dei costi delle materie prime e al rifinanziamento del prestito con il Credito Sportivo. Va anche aggiunto che nelle ultime riunioni del comitato organizzativo dei Giochi del Mediterraneo, in programma a Taranto nel 2026 con 'impianto brindisno scelto come sede per il basket e la pallavolo, la New Arena sembra essere uscita dai radar. Nello scontro istituzionale tra Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, e Massimo Ferrarese, ex presidente della New Basket e nomitato Commissario straordinario dal governo Meloni, si parla di ritardi in alcune strutture, soprattutto lo stadio Iacovone e la pista di atletica (qui l'analisi de Il Sole 24 Ore). Nessun riferimento alla New Arena, che va ricordato, è un progetto slegato dai Giochi del Mediterraneo, ma che avrebbe una grossa spinta, anche in termini di recupero di somme economiche legate al Pnnr.
Ne parliamo da anni su Supporters Magazine con copertine, articoli, interviste. Ora la speranza della società e dei tifosi brindisinii, ma anche dei tanti fuori Brindisi che ogni domenica macinano chilometri per assistere alle partite interne della New Basket, è quella di vedere la posa della prima pietra entro la fine del 2023. Bisogna fare presto, anche in relazione ai Giochi del Mediterraneo.
Leggi qui: New Arena da 7 mila posti. Il progetto presentato a Taranto
Roma – La capitale è senza impianti degni di tal nome. E le sue squadre, basket e pallavolo, sono state costrette a emigrare, chi a Guidonia, chi a Veroli, chi a Ostia. Paradossale la vicenda del Pala Tiziano, il palazzetto dello Sport, costruito nel 1960 da Pierluigi Nervi (lo stesso architetto che ha ideato il Pala Eur) e da sempre considerato un gioiellino. Sottoposto a lavori di ristrutturazione da agosto 2021, il cantiere è stato fermo per mesi, ma ora pare abbia avuto l'accellerata decisiva e la nuova amministrazione comunale si è impegnata alla riapertura entro ottobre. Lo sperano la Oxygen Roma Basket, che ha acquisito il titolo in A1 da Crema (oggi la presentazione ufficiale con il video introduttivo), la Luiss, neo promossa in A2 maschile, e la Roma Volley Club, neo promossa in A1 femminile che ha anche lanciato la campagna abbonamenti "Nel cuore di Roma", volendo appunto marcare il ritorno nell'impianto di Piazza Apollodoro, che si trova nel quartiere Flaminio, appunto nel cuore della capitale.
“La giunta Raggi aveva stanziato 3 milioni e 100 mila euro per restituirlo all’originario splendore - ha sottolineato Alessandro Onorato, assessore allo sport del Comune di Roma - ma il bando era completamente sballato (difeso invece dal consigliere comunale pentastellato Paolo Ferrara, ndr). Non era prevista una recinzione, né l’illuminazione, le telecamere, la guardiania e potrebbe essere vandalizzate il giorno dopo che l’inauguriamo”. Sul soffitto sono stati mostrati gli effetti delle infiltrazioni, causate dalla cattiva impermeabilizzazione all’esterno. Per l’azione erosiva dell’acqua, in alcuni punti il cemento si è scrostato lasciando in mostra i ferri sottostanti. E ci sono anche seggiolini mancanti, senza che ne sia prevista la sostituzione. Insomma, servono altri due milioni e 200 mila euro. Aumentano i costi, passa il tempo e le squadre della capitale rischiano anche il prossimo anno di giocare lontano da casa. (leggi qui la nostra analisi del 2021).
leggi anche: Sponsor, +8,2% nel 2022. Dopo il calcio, c'è il basket
Cantù - Secondo quanto riportato da quotidiano Il Giorno, l’arena della Pallacanestro Cantù dopo quarant’anni e un paio di tentativi finiti male, è pronta per approdare in città. Entro fine 2023 il via al cantiere. I tempi dovrebbero essere rispettati dopo il via libera arrivato dagli uffici tecnici comunali che si sono riletti con la lente d’ingrandimento le centinaia di tavole tecniche e oltre un migliaio di pagine di progetti, aggiungendo il loro benestare al via della commissione che ha visto riuniti oltre una trentina di enti che hanno lavorato anche a luglio e agosto. Entro marzo l’appalto da 40 milioni con rilevanza europea potrà essere bandito. Parteciperà alla gara Cantù Next Spa che dal 2019 si è messa al lavoro per tradurre in realtà il sogno. Negli anni i 6 imprenditori canturini sono diventati 21 e il capitale è passato da 450 mila a 1.260.000 euro. Si sono aggiunti il Credito Sportivo, Intesa Sanpaolo, Gruppo Bennet, le aziende di costruzioni Nessi & Majocchi e Consonni Strade, Acinque e Asm Global, la multinazionale australiana che gestisce oltre 350 impianti e centri congressi nel mondo. L’obiettivo è organizzare 80 eventi l’anno e portare 300 mila visitatori per un indotto indiretto di 30 milioni.
L’impianto ospiterà un’arena da 5.200 spettatori, due palestre da 200 posti l’una, un campo esterno per il basket 3 contro 3, uno spazio polifunzionale omologato per ospitare tutti gli eventi indoor, dalla pallavolo alla pallacanestro in carrozzina. Prevista un’area direzionale e una zona ospitalità con bar e ristoranti aperti 7 giorni su 7, e un fast food di 500 metri quadrati. Le tribune nell’arena principale potranno essere spostate per consentire lo svolgimento di concerti musicali e di altri eventi. L’obiettivo è arrivare all’inaugurazione del nuovo palasport nel terzo trimestre del 2024.
Udine - Secondo Udine Today, la nuova struttura ingloberà l'edificio esistente al Pala Carnera. Per trasformarla in un palazzetto da settemila posti, dove si potranno tenere – oltre agli eventi sportivi – concerti e spettacoli. Ma non solo: previsti pure un hotel, una spa da 1000 metri quadri, un secondo campo per il settore giovanile convertibile in sala congressi e spazi complementari allo sport. Il nuovo Carnera è stato immaginato dall'imprenditore Gabriele Ritossa della Sarafin Spa, sostenuto da Alessandro Pedone, presidente dell'Apu Udine in lotta per la promozione in Serie A. Il costo stimato dell'operazione è di 28 milioni di euro circa.
"Contiamo di avviare i lavori nell'autunno 2023 – afferma il presidente dell'Apu – e la stima prevista del cantiere è intorno ai 28 mesi". Il progetto, così come è stato pensato, permette di non interrompere le attività nel palazzetto, tranne nell'ultima fase, nel 2025, quando si dovrà mettere mano alla copertura. Il progetto propone una struttura esterna che includerà il palazzetto esistente. L'attuale impianto verrà sostanzialmente “incapsulato” nel nuovo, preservandone la location storica. Nell'anello esterno verranno creati un business hotel e un aparthotel dotato di servizi per gli spettatori sia di Apu che dell'Udinese Calcio. Prevista la realizzazione di un moderno centro di riabilitazione e preparazione atletica, rivolto agli sportivi che praticano la pallacanestro, ma anche altri sport come rugby, pallavolo, pallamano. Con adiacente una spa aperta al pubblico anche con funzioni riabilitative.
Ravenna - Il nuovo palasport potrebbe essere inaugurato entro il 2023 e sorgerà a pochi metri dallo storico Pala De Andrè di viale Europa. Al momento sono state completate le fondazioni e i corpi prefabbricati delle due palestre minori che serviranno per allenamenti e riscaldamento delle gare. Il progetto, per ora va avanti, anche se il Consorzio Research, che si è aggiudicato l’appalto, è al centro di un enorme contenzioso giudiziario. Secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, “il Tar di Salerno, in un giudizio rapido, ha sostenuto che il Consorzio può restare nella white list in quanto non sono emersi elementi contrari a tale condizione. Il 5 aprile, il Tar tornerà a riunirsi per il giudizio di merito”. I giudici potrebbero quindi confermare questa posizione ripristinando la figura del commissario con il controllo giudiziario sul Consorzio, oppure ripristinare la validità dell’interdittiva antimafia. A seconda della decisione, i lavori a Ravenna andranno avanti o meno.
leggi anche: La capienza dei palazzetti della Serie A
Chiara Masiello (29/03/2023, aggornato il 01/08/2023)
foto: pagina FB Derthona Basket e Roma Today