Esclusiva SM, De Raffaele: "In estate Brindisi mi ha cercato"
C’è un filo speciale che lega Walter De Raffaele a Brindisi ed in particolare a Supporters Magazine. Un filo fatto di grande rispetto reciproco e di enorme piacevolezza nel parlare di basket grazie alla sua disponibilità e alla sua enorme conoscenza del gioco e dei suoi protagonisti. E’ una chiacchierata ferragostana che in altri momenti sarebbe stata difficile da effettuare visto che di solito in questi periodi cominciano i ritiri delle squadre. “Quest’anno è un pò diverso in effetti, stare a casa dopo tanti anni è un pò strano ma sono felice di godermi un pò di più la mia famiglia - esordisce De Raffaele da casa sua a Livorno -. I miei figli dicono che il loro papà ha scoperto che c’è qualcosa dopo il ferragosto ed è vero”.. Relax e niente stress da panchina, ma tanto aggiornamento, “molto in giro nel periodo invernale a vedere partite e seguire allenamenti, ora da settembre ricomincerò a girare in Italia e all’estero”.
Un filo, un legame che si sarebbe potuto saldare ancora di più se l’ex allenatore della Reyer Venezia avesse accettato la proposta della dirigenza della New Basket Brindisi ad accettare la panchina bianco azzurra qualche settimana fa. “Con Brindisi l’abboccamento c’è stato ma in quel momento avevo problemi familiari e non potevo prendere decisioni - spiega De Raffaele -. Ci siamo lasciati molto bene e chissà in futuro cosa potrà accadere. In quel periodo ho avuto talmente tanti attestati di stima da brindisini, anche da parte di persone che non conosco, che ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Anche voi mi avete mandato un messaggio e vi ringrazio”
Entriamo nel vivo dell’intervista, che in realtà è una bella chiacchierata tra amici, parlando di panchine e di allenatori, l’argomento sicuramente più congeniale a De Raffaele, due scudetti con la Reyer e poi esonerato proprio nella partita interna contro Brindisi lo scorso febbraio. Quale opinione su Corbani? Che ne pensa dei tanti allenatori stranieri arrivati in Italia che tolgono il post a quelli italiani? “ Per quanto riguarda Corbani, arrivare dopo persone che hanno fatto bene e a lungo non è mai facile, ma conosce l’ambiente e questo può essere un vantaggio. Certo, Brindisi ogni anno cambia molto a livello di roster, ma ha scelto giocatori che ha già allenato e ha fatto una squadra a sua immagine, è già un buon punto di partenza - dice il coach -. Discorso panchine: il mercato è sempre molto aperto, io credo molto nella qualità degli allenatori italiani, in Europa dimostrano sempre di qualità assoluta (prepariamo l’intervista proprio il giorno in cui Luca Banchi batte la Francia e la elimina dal Mondiale, ndr). A volte si formano accoppiate tra gm e allenatori, conoscenze pregresse che portano a fare scelte di questo tipo. Io personalmente sono molto nazionalista. Ci vorrebbe, poi, la stessa osmosi all’inverso, cioè andare all’estero con la stessa disponibilità”.
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Chiediamo una battuta su Pozzecco. “Un allenatore con un suo modo di essere ben distinto, trasmette grande entusiasmo, grande coesione nel bene e nel male”. Chissà se la risposta sarebbe stata la stessa dopo l’espulsione avuta nella partita contro la Repubblica Dominicana, ma preferiamo restare nel dubbio. De Raffaele è un allenatore fin troppo intelligente e ha grande rispetto dei suoi colleghi. E anche quando gli ricordiamo l’esonero a Venezia non si scompone. “A Venezia c’è stata forse un pò di ansia e frenesia da parte della proprietà rispetto ai risultati, abbiamo perso tante partite di un punto e questo ha portato a questa decisione - racconta con un pizzico di rammarico -. Personalmente mi è rimasta amarezza alla luce di come il campionato sia finito perchè forse avrei potuto conseguire gli stessi risultati. Se penso ad un mio errore, forse il fatto di non essermi accorto precedentemente dell’assenza di dinamiche costruttive nella squadra e non c’era accettazione del ruolo in alcuni giocatori. C’è però una grande storia in questi anni a Venezia e alla Reyer e me lo porto dentro per sempre”.
Milano e Bologna restano ancora un gradino più in alto di tutte le altre? “Milano e Bologna hanno costruito squadre molto solide e profonde come è ovvio che sia dato anche l’impegno in Eurolega - sostiene il tecnico -. Venezia si è avvicinata un po’, di più, ha quadra molto solida e anche Tortona ha alzato l’asticella. Reggio Emila per me ha fatto un’ottima squadra, come Brescia e Sassari. Per quanto riguarda Brindisi, è una squadra al confine tra zona play off e zona tranquilla, se l’ultimo tassello potrà dare spessore, allora l’asticella si alza”.
E’ vero che anche la Virtus Bologna si era interessata a lei questa estate? “Sì e anche al Bursaspor, squadra che avevo affrontato in Eurocup la passata stagione - ammette De Raffaele -. Ora so che se e quando arriverà il mio momento sarà in corsa e quindi cerco una squadra o con possibilità nell’immediato di un obiettivo preciso oppure di una che possa crescere con un progetto ampio. Sicuramente vorrei una piazza con entusiasmo, calda, con tanto desiderio. Non ho preclusioni tra Italia ed estero”. Anche in Arabia Saudita dove stanno andando tutti i calciatori e potrebbe aprirsi un mondo dorato anche per il basket? “Purtroppo o per fortuna lo sport è diventato sport globale, Dubai vuole entrare in Eurolega, come sono entrati gli Arabi nel calcio è stato dirompente, vedremo se hanno voglia e capacità di entrare nel basket. E’ molto figlio della globalizzazione, non puoi vietare di ampliare i confini del mondo dello sport - ci racconta ancora - . Andare in Arabia? Sarebbe da rifletterci, io sono stato in vacanza a Dubai, è un mondo di un efficenza clamorosa, se dovessero portare anche quello nello sport, sarebbe da valutare”..
Gli proponiamo a questo punto di portarci con lui qualora decidesse di andare in Arabia, saremmo disposti a fare qualsiasi cosa, magari da quelle parti un giornale come il nostro aprirebbe un mondo. Prima di salutarlo gli chiediamo anche un’altra cosa, ben più facile rispetto ad un viaggio in medio oriente. Se accetterà, sarà un grande regalo per i nostri lettori. Per il momento, siamo già contenti così, abbiamo “strappato” un’intervista piacevole e interessante. Con Walter De Raffaele si va sempre sul sicuro.
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Marino Petrelli
ph: Michele Longo/SM