Fontecchio: "Infortunio al piede più lungo del previsto"

1713280849719"Ho colpito l'alluce in maniera insolita, l'ho sbattuto forte. Pensavamo fosse solo una botta, probabilmente per questo la comunicazione è stata così poco chiara e diretta. Pensavo di rientrare prima, invece è più lunga del previsto. Ancora tutt'oggi ci combatto, sono interessati un paio di legamenti. Non dovrebbe essere nulla di grave ma qualcosa su cui lavorare non appena rientrerò in Italia: è una cosa che è sta durando più a lungo del previsto". Simone Fontecchio, in una conference call dagli Stati Uniti con i giornalisti italiani alla quale abbiamo partecipato, preoccupa la Nazionale. Ma aggiunge: “Ad oggi non posso dire nulla. Una volta risolta questa situazione, penserò alla Nazionale. Ma in questo momento non mi sento di dire nulla. Vedremo, pensavo fosse una cosa breve e invece non è così".

Il giocatore nato a Francavilla al Mare, in provincia di Pescara, ha chiuso a 15,4 punti col 47,4% dal campo e il 42,6% da tre nelle 16 partite giocate con i Pistons. I numeri raccontano solo in parte la sua evoluzione. "Quando è cominciato il camp con Utah ero nel terzo quintetto, praticamente fuori dalla rotazione - dice -. Grazie a qualche infortunio, ma comunque a tutto il lavoro che ho fatto e alle relazioni che sono riuscito a costruire, sono riuscito a sgomitare e ricavarmi un ruolo. E quando sono stato scambiato ero in quintetto, cosa di cui sono molto, molto orgoglioso. Penso che la cosa migliore che ho dimostrato, oltre ai numeri, è di essere un giocatore affidabile in qualsiasi contesto, in qualsiasi momento. Ho amato ogni cosa a Detroit nei miei primi mesi. Lavoreremo affinché rimanga qui a lungo termine”

Partite sospette, +9% nel 2023. Nel basket 203 casi

scommesse-sportNel 2023 sono state identificate 1.329 partite sospette (+9% rispetto al 2022), in 12 diversi sport e in 105 paesi, su oltre 850 mila eventi monitorati da Sportradar Integrity Services, l'unità di Sportradar che ha pubblicato il suo secondo report annuale, "Betting Corruption and Match-fixing in 2023". Delle 1.329 partite sospette, rileva agipronews, circa la metà (667) arriva dall'Europa. La restante parte arriva da altri quattro continenti, mentre in Oceania non è stata rilevata alcuna attività sospetta. Per quanto riguarda le nazioni, il Brasile è in testa con 109 segnalazioni, 44 in meno rispetto al 2022, davanti a Repubblica Ceca (67) e Filippine (65).

Il numero totale di partite sospette, evidenzia ancora agipronews, dimostra comunque che le partite truccate rappresentano una bassa percentuale negli eventi sportivi globali: i dati confermano che il 99,5% dei match non è coinvolto nel fenomeno delle match fixing e nessun singolo sport ha un rapporto di partite sospette superiore all'1%.

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Coppa Italia, cosa rimane della vittoria di Napoli Basket

428457440_1152158229452777_1525036195982720432_nLa vittoria di Napoli, sette giorni dopo. Ecco cosa è rimasto e come potrebbe cambiare ll'ultima parte di stagione. La kermesse ha avuto ancora più successo della passata stagione, sia in termini di biglietti venduti che di ascolti tv. Tra le novità di questa edizione, da non dimenticare l’introduzione delle F4 del basket femminile dove ad alzare il trofeo è stata Schio.

LA VITTORIA DI NAPOLI - La squadra allenata da Igor Milic ha vinto la manifestazione con assoluto merito e lo ha fatto con tre partite di grande sacrificio. Il successo contro la Leonessa Brescia ha portato grande entusiasmo e probabilmente quella consapevolezza di non essere arrivati a Torino per puro caso. In semifinale, Pullen e compagni hanno saputo andare oltre ogni ostacolo e con caparbietà hanno conquistato il pass per la finale, che ad un certo punto della gara sembrava molto lontano.

Contro Milano, la GeVi Napoli ha fatto la partita perfetta. La difesa di Sokolowski su Shields è stata una delle chiavi della vittoria, ma come sottolineato nel post partita dall’allenatore dei campani: “E’ una vittoria del gruppo, perchè tutti hanno dato il proprio contributo”. Sono passati 18 anni da quella Coppa Italia vinta nel lontano del 2006, ma l’entusiasmo e la passione dei tifosi campani è rimasto lo stesso. Ed ora l’obiettivo della società è quello di continuare a crescere e deve essere solo un punto di partenza per continuare a percorrere questa bellissima strada e non bisogna per nessuna ragione fermarsi.

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Sportivi più pagati nel 2023: CR7 primo, LeBron è quarto


0722ff9652021b6b160b829fcc629bb2_800x450Cristiano Ronaldo resta in vetta. Non dal punto di vista dei successi sportivi, ma almeno per quanto riguarda i guadagni, nel 2023 come per l'anno precedente. Il ricco contratto offertogli dagli sceicchi sauditi, oltre ai numerosi accordi di sponsorship, gli ha garantito infatti di incassare lo scorso anno 275 milioni di dollari, tra contratto dell'Al Nassr, circa 215 milioni, e sponsor vari per altri 60. Lo certifica la nuova classifica dei cento atleti più pagati al mondo nel 2023 stilata dal sito specializzato Sportico (leggi qui il report con le 100 posizioni)

 Precede, a sorpresa, Jon Rahm, golfista spagnolo che ha guadagnato 203 milioni di dollari, forte dell’accordo triennale con il circuito saudita indipendente LIV Golf, 510 milioni di dollari complessivi, premi esclusi. Nel 2022 il numero tre del ranking del golf mondiale non era nemmeno tra i primi 100. Terzo Lionel Messi con 130 milioni complessivi, quarto LeBron James con 125,7. Altri tre giocatori Nba tra i primi dieci: Steph Curry è settimo con 98.9 milioni di dollari, Giannis Antetokounmpo ottavo con 88,4 milion) e Kevin Durant nono con quasi 86,9 milioni. Patrick Mahomes, la stella dei Kansas City Chiefs che domenica giocherà il quarto Super Bowl della carriera, chiude la Top ten con 78 milioni di dollari.

Nessuna donna tra i primi cento: la tennista Coco Gauff è arrivata a guadagnare 21 milioni di dollari, il 100esimo, il cestista cestista dei New Orleans Saints, Derek Carr, ha chiuso l’anno scorso con guadagni per 30 milioni. Nessun italiano. Pochi i calciatori, appena 11.

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Lo sport vale 22 miliardi. Lo rileva il "Rapporto 2023"

Presentazione_report_2023Il settore dello sport ha raggiunto in Italia una dimensione economica rilevante pari a circa 22 miliardi di euro, con un contributo al PIL nazionale dell’1,3%. E ancora: L’84% del valore del mercato deriva dall’indotto attivato, a conferma della capacità moltiplicativa del business sportivo. Oltre 10 miliardi di pil dello sport è generato dalle attività strettamente connesse, quali la produzione e vendita di attrezzature e abbigliamento sportivo, e altri 8,4 miliardi da comparti connessi allo sport in senso lato, quali i media sportivi, i servizi turistici, di trasporto e quelli medici.

Emerge dal “Rapporto Sport 2023”, prima indagine di sistema, presentata dall’Istituto per il Credito Sportivo e da Sport e Salute. Si conferma una vera e propria industria, con un potente effetto leva in termini di ricadute economiche e un’incidenza significativa a livello occupazionale. Il settore conta circa 400 mila addetti attivi lungo la filiera estesa dello sport, che vede la presenza di oltre 15 mila imprese private e circa 82 mila enti non profit.

Emergono, tuttavia, zone grigie di vulnerabilità connesse allo stato delle infrastrutture sportive, caratterizzate da significativi problemi di manutenzione e conservazione e da una disomogenea distribuzione territoriale. Il 44% degli impianti è stato realizzato negli anni settanta e ottanta, in gran parte inefficiente in termini di sostenibilità economica e ambientale. La pandemia e la successiva crisi energetica hanno avuto pesanti ripercussioni sull’equilibrio finanziario di molte strutture sportive, fortemente penalizzate dall’aumento delle bollette di elettricità e gas che, nei picchi massimi delle quotazioni, sono arrivate a incidere fino al 45% dei costi fissi totali.

La sfida principale è rendere più efficiente e capillare la rete delle infrastrutture, favorendo la transizione verde e digitale degli impianti e assegnando priorità di intervento al Mezzogiorno, dove è localizzato solo il 26% degli impianti nazionali.

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