Nazionali under, solo una medaglia nell'estate femminile

457098459_914399410729979_1274253803141058878_nÈ stata un’estate in chiaro scuro per le nazionali Under dell’Italia, con più bassi che alti in realtà visto che in quattro competizioni ci sono stati appena un terzo ed un quarto posto. Basti pensare che Francia e Spagna sono arrivate a podio in tutte e 4 le competizioni ma non è da sorprendersi per queste due nazioni.

Ci si chiede, ancora una volta, come mai Francia e Spagna hanno così tanti successi ed invece in Italia si fa fatica a vincere. La risposta è semplice: probabilmente è perché si lavora male nei rispettivi club, solamente alcuni riescono a preparare e far crescere le proprie giovani e questo è un problema enorme. In Francia e Spagna c’è un lavoro che parte da lontano, con mesi e mesi di raduno e di lavori sui fondamentali con i propri club ma anche con le nazionali. 

Ma veniamo al dunque, quest’estate solo l’U20 femminile è riuscita a conquistare una medaglia, mentre l’U16 ci è andata molto vicina grazie al grandissimo lavoro svolto da coach Giovanni Lucchesi, uno dei tecnici più preparati e bravi delle nazionali giovanili. Con l’U17 e U18 ci si aspettava qualcosa in più a livello di risultati ma anche qui si è dovuti accontentare di un piazzamento fuori dal podio e sembra che vada sempre bene così nei piani alti. Altra nota lieta è stata la medaglia di argento della nazionale Under 17 maschile ai mondiali, ma anche per quanto riguarda i ragazzi si produce molto poco in termini di successi. 

LE DUE VILLA E HASSAN IL FUTURO - I campanelli d’allarme son tanti ed è lecito porsi qualche quesito su come potrà essere la nazionale maggiore del futuro se faticano ad arrivare buoni risultati pure dal settore giovanile femminile. Se il futuro dal punto di vista di squadra non può essere dei migliori, dal punto di vista delle giocatrici singole potrebbero accendersi qualche lampadine con le gemelle Villa, Matilde ed Eleonora, ed Isabel Hassan, (nella foto) ala classe 2009 in forza alla Reyer Venezia. Queste 3 giocatrici sono considerate i migliori prospetti giovanili della loro annata e speriamo che questo possa essere un punto di partenza per tante altre ragazze e soprattutto per la nostra nazionale.

Uno dei tanti problemi che abbiamo qui in Italia è anche la “carenza” di centri, ma in chiave giovanile potrebbero esserci dei buoni segnali con Adele Cancelli (ora in forza a Udine in A2, classe 04), Emma D’Este (classe 2007, in forza alla Reyer) e Marianna Zanetti (classe 2008, in forza a Giussano in A2). C'è tanto da lavorare, bisogna cominciare a farlo subito. 

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Chiara Morbio

credits photo: pagina FB Italbasket

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