LeBron nella storia, rinnova ai Lakers per 104 milioni

1675837914681Una vita da LeBron che andrà avanti (almeno) fino al 2026 quando scadrà il nuovo contratto firmato con i Lakers da 104 milioni di dollari che lo renderà il giocatore più pagato nella storia della Nba, ovvero 583.440.910 milioni totali in carriera dopo la stagione 2025/26. Solo di stipendi, senza contare le pubblicità, i marchi creati, le partecipazioni in aziende e società di capitali. Niemte male per un giocatore che il prossimo dicembre compirà 40 anni. E che avrà la fortuna di giocare con il figlio Bronny, scelto, senza grandi colpi di scena, alla numero 55 dell'ultimo Draft. Avrà un contratto garantito quadreinnale da circa 8 milioni di dollari, mentre il contratto da rookie, ma prima scelta assoluta, del padre nel 2003 valeva 18,8 milioni in quattro anni) 

Un record man per numero di stagioni in campo e per essere diventato il 18 febbraio 2023 il miglior marcatore di tutti i tempi in Nba, superando Kareem Abdul Jabbar, che lo deteneva dal 1994, anno di nascita di LeBron. "The choesen one", il prescelto, lo ha fatto a modo suo, con un tiro in fade away, ovvero cadendo all'indietro a 10.9 secondi dalla fine del terzo periodo della partita contro i Thunder (la foto di copertina ricorda quel momento iconico, ndr). Canestro e partita fermata dagli arbitri per la logica standing ovation. Tutti in piedi, anche Kareem.

vedi il video del canestro sul canale You Tube di Nba

LA SCALATA DI LEBRON NEGLI ANNI - Prima scelta al Draft 2003, il giocatore fa subito vedere di che pasta è fatto: ai Cleveland Cavaliers, dal 2003 al 2010, segna 15,251 punti in 548 partite. Passa ai Miami Heat (2010-2014) e fa 7,919 punti in 294 partite, torna a Cleveland dal 2014-2018 e mette 7,868 punti in 319 partite. Poi ai Los Angeles Lakers, dal 2018 a oggi); 7,351 punti in 266 partite. And counting come direbbero negli Stati Uniti. 

Come ha scritto Riccardo Pratesi su La Gazzetta dello Sport, "LeBron ha saputo completarsi negli anni, come repertorio offensivo. A inizio carriera Nba quel fisico da scherzo della natura, da supereroe, era la bussola del suo gioco offensivo. Attaccava il ferro come un camion lanciato a tutta velocità, impossibile da fermare. Finiva quando e come voleva lui, di solito con la schiacciata col tuono, a meno di mostrargli il capolinea con le cattive e mandarlo in lunetta. A inizio carriera le difese avversarie non avevano paura di lasciargli spazio come tiratore dal perimetro. Poi, lavorando sodo, oltre i doni di madre natura, si è creato un tiro affidabile da 3 punti, dalla media distanza, ai liberi".

Questo record, aggiunge Pratesi autore di Nba Confidential, nostro ospite a Brindisi per la presentazione del libro, è un premio alla sua dedizione. All’amore per il gioco. James adora la pallacanestro, e non solo perché gli riesce maledettamente bene. Ma perché è stato lo strumento che gli ha fatto vivere una favola a lieto fine di riscatto sociale. Da povero a milionario, da signor nessuno a icona mondiale. Lui si è sdebitato prendendosi cura del proprio straordinario corpo con attenzione certosina. Calibrando alimentazione e sacrifici al fine di lucidare quello straordinario strumento di lavoro. Per durare a lungo, lunghissimo. E’ entrato in Nba a 19 anni, nel 2003, ora ne ha quasi 40 e viaggia ancora a 28 punti di media per partita. 

I GUADAGNI DEL RE, TAYTUM E DONCIC - Tra i tanti record detenuti da "The King", uno gli è però sfuggito, quello di giocatore più pagato in una singola stagione in Nba, e un altro sicuramente sarà battutto nel tempo. Immaginando che la carriera di James si concluda nel 2026 e fissando l’asticella a 583 milioni di dollari, è difficile immaginarsi un futuro in cui quel record non verrà battuto dalle giovani stelle di oggi. Il contratto appena firmato da Jayson Tatum, ad esempio, lo porterà al termine della stagione 2030-31 a quota 469 milioni di dollari, e ad appena 33 anni avrà ampiamente la possibilità di aggiungere i 114 milioni che gli mancano per sorpassare il Re. 

In questa speciale classifica avanza prepotentemente Luka Doncic, che guadagnerà quasi 350 milioni dal prossimo contratto al massimo salariale a partire dal 2026-27 fino al 2030-31. Quei 350 milioni si aggiungono ai circa 250 già assicurati per lo sloveno, tra il contratto da rookie, 32 milioni in quattro anni firmato nel 2018 al suo ingresso in Nba, e il successivo rinnovo al massimo salariale, 215 milioni firmato nel 2021, sfondando la soglia dei 600 milioni. Cifre irraggiungibili per noi comuni morlali.

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Marino Petrelli

credits photo: Nba.com

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