Trieste punta in alto. Ha tutto per farlo, in campo e fuori

53697471226 1638887860 zÈ noto come la geografia del basket italiano abbia delle differenze con quella fissata dalla cartina della Penisola, a proposito dei centri di interesse più importanti, in cui la pallacanestro sia uno dei cuori pulsanti, se non il cuore pulsante, dell’intera città: sono centri più piccoli rispetto a quelli più popolosi che spesso riescono a legarsi alla squadra, vivendo connessi, quasi in simbiosi.

Fra quelli principali non si può non nominare Trieste, centro che negli anni ha visto tanti campioni esibirsi in città, da Bodiroga a Coleman a Fučka, con Michael Jordan nome più altisonante passato per la nota esibizione dal tabellone rotto con una schiacciata del 26 agosto del 1985. E col passare del tempo, la connessione fra sport e locali è rimasta forte, fortissima: un capitale da tutelare e contemporaneamente da tenere ancora più vicino, per permettere di non vivere solo nel passato ma la situazione nel presente e nel futuro della massima squadra cittadina, la Pallacanestro Trieste.

 Che nel gennaio del 2023 ha visto passare il 90% delle proprie quote in mano a CSGI – Cotogna Sports Group Italia, società interamente controllata da CSG e costituita per operare in Italia, con investitori americani convintisi dopo una lunga e certosina fase di quasi un anno di due diligence della bontà dell’investimento, per strutture e passione del contesto, con una identità da rafforzare ulteriormente con un progetto ad ampio respiro che possa riportare Trieste in alto e che ha convinto anche Michael Arcieri, nominato nella stagione 2022/23 miglior dirigente della Serie A che ha accettato senza indugi il nuovo incarico da GM da questa estate.

“A Bologna (città della moglie) e a Varese ho potuto vedere quanto sia importante il legame del pubblico e dei fan con la squadra, visione condivisa dalla proprietà nonostante il sistema statunitense sia diverso, basato su high school, college e NBA. E dalla curva dei tifosi più appassionati, alle famiglie, a chi si approccia per la prima volta ad una nostra gara, proviamo a rendere l’evento della partita un qualcosa da ricordare oltre al semplice risultato sportivo, permeando sempre più nel tessuto sociale cittadino”.

IL COINVOLGIMENTO CON LA CITTA' - Da questa convinzione il grande coinvolgimento di associazioni di beneficenza, presenti a diverso titolo nel mondo costruitosi intorno al team: da quelle presenti con il logo sulla maglia di gara (dai tanti dettagli che raccontano del legame con la città e con il suo vento, la Bora) come #IoTifoSveva a quelle coinvolte nell’iniziativa di donazione “Triple di Cuore”, che vede donazioni previste per ogni canestro da 3 segnato dalla squadra all’ ’IRCCS materno infantile Burlo Garofolo, all’Associazione “Un Canestro per Te” e all’Associazione “Calicanto”, con quest’ultima che inoltre vede alcuni dei suoi ragazzi coinvolti nelle attività di merchandising per le partite casalinghe e nella preparazione dei pasti dei giocatori nei casi delle trasferte. Per arrivare alla Fondazione Pietro Pittini e alla Parrocchia di Valmaura, impegnate in prima linea (come l’Associazione “Oltre quella Sedia”) al fianco della società per il rinnovamento completato un paio di settimane fa del playground del complesso residenziale ATER di Via Valmaura, nell’ambito del progetto “Il cuore in campo” della società biancorossa.

Ulteriore testimonianza del legame fra team e città, che oltre ai diversi membri dello staff fondamentali nella valutazione degli umori locali e nelle connessioni con la base dei fan, in opposizione ai membri senza esperienza cestistica pregressa (“fondamentali per dare altre prospettive”, come spiegato ad Arcieri dal suo ex superiore Rob Hennigan nel front office degli Orlando Magic), vede sul campo di gioco i propri testimonial nei triestini doc Stefano Bossi e Lorenzo Deangeli a cui questa stagione si è unito, dopo essere passato anche per l’Eurolega, Michele Ruzzier.

Capisaldi del gruppo guidato da coach Jamion Christian, alla sua prima esperienza in Europa, che ugualmente ha preferito Trieste ad altre offerte, con la soddisfazione reciproca della società con cui è condivisa la metodologia di lavoro e le visioni cestistiche, basate su un pace di gioco alto e conclusioni al ferro o da dietro la linea dei tre punti. Che in stagione ha vissuto momenti altalenanti avendo patuto diversi infortuni, a partire da quello del Justin Reyes candidato MVP della Serie A2, ma che ha raggiunto il desiderata di arrivare a maggio in buone condizioni fisiche generali per giocarsi al massimo le proprie chances nei playoff, dove l’attende al primo turno la suggestiva sfida con Torino: per sognare la promozione, stretto assieme a tutto il suo popolo biancorosso.s

Visiita il sito di Pallacanestro Trieste

Marco Antonio Munno

https://linktr.ee/marcoamunno 

 

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