Reverberi, c'è tanta Brescia. Ecco i migliori del 2017

reverberiA giugno 2016, La Leonessa Brescia era fresca di promozione dalla Legadue alla serie A. Ora a distanza di quasi un anno e mezzo, è stata in testa per varie giornate nel girone di andata e si è giocata la Coppa Italia fino all'ultimo canestro. E ha fatto manbassa di premi anche al "Premio Reverberi", il notissimo riconoscimento istituito in memoria di Pietro Reverberi, grande arbitro reggiano, considerato come la più importante manifestazione in ambito cestistico a livello nazionale ed è unanimemente riconosciuto come l'unica manifestazione in Italia che premia tutte le categorie operanti nel mondo del basket. A Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, Graziella Bragaglio ha ricevuto il riconoscimento nella categoria "Premio contributo al basket" mentre Luca Vitali, 31enne play della Germani, ha vinto il premio nella categoria "miglior giocatore italiano". 

Queste le altre personalità premiate durante la cerimonia: la giocatrice della Virtus Eirene Ragusa Chiara Consolini (miglior giocatrice italiana), il coach dell’Umana Reyer Venezia Walter De Raffaele (miglior allenatore della passata stagione) e il presidente della Reyer Federico Casarin (premio alla carriera), l’arbitro Massimiliano Filippini, il giornalista Edi Dembinski, il general manager dell’Aquila Basket Trento Salvatore Trainotti (personaggio dell’anno), Massimo Antonelli (premio ‘Basket&Solidarietà’), l’azienda Grissin Bon (premio speciale), il giocatore di Casale Monferrato Davide De Negri (premio di miglior giovane della A2), il presidente della LNP Pietro Basciano (premio speciale FIP) e la Go Basket-Giullari del Castello (premio ‘Piccinini’).

RUOLO CHIAVE DI MARKETING E COMUNICAZIONE - Ora la Leonessa è ambiziosa. Non solo in campo, ma anche per quanto rigurda il marketing e la comunicazione, attività illustrata in quattro punti: la parte tecnica, il lato marketing, le istanze della comunicazione e le prospettive del settore giovanile. "Il ringraziamento va a tutte le nostre aziende, a tutte le persone che credono nel progetto del Basket Brescia Leonessa - il messaggio del presidente Graziella Bragaglio -. Abbiamo un progetto importante, che viene sentito e condiviso da tutte le aziende che ci sono vicine. Together è la parola chiave di questa nuova stagione". 

"Riportare il basket in una piazza dove mancava da 28 anni è stata un'impresa coraggiosa. L'amore e la passione per questo sport ha fatto sì che il nostro progetto potesse partire e giorno dopo giorno siamo riusciti a costruire quello che oggi è sotto gli occhi di tutti. In più abbiamo un pubblico caloroso e corretto, orgoglio principale della nostra città e della nostra società".

"Il mio ruolo di presidente è frutto di coraggio, caparbietà e costanza - ha concluso il presidente della Leonessa -, caratteristiche senza le quali diventa difficile ricoprire un ruolo del genere e raggiungere gli obiettivi che vengono prefissati dalla nostra società, che è nata nel 2009 e che ieri ha disputato la finale di Coppa Italia: siamo andati vicini a vincerla, ma in queste occasioni la cosa importante è esserci".

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A Brescia esistono 80 società di basket che gravitano in città e nella sua provincia. Da quando è nato il Basket Brescia Leonessa, il movimento si è alimentato rispetto al passato, quando ognuno lavorava nel proprio spazio senza avere ambizioni. Nell'ultima stagione, invece, c'è stato un numero elevato di squadre che hanno vinto il proprio campionato, dimostrando che il basket in questo territorio è davvero vivo. "Come società di vertice, il nostro obiettivo finale deve essere quello di creare un coordinamento tra tutte le realtà: anche se ognuno continuerà a lavorare in maniera autonoma e preziosa sul proprio territorio, ci vuole un coordinamento per tirare fuori tutte le eccellenze che questo potrà presentare", conclude Bragaglio.

LE PAROLE IN ESCLUSIVA DI QUINDICI MESI FA - Disponibile fin dal primo momento, anche grazie all'efficiente e puntualissimo ufficio stampa, la signora Graziella ci aveva raccontato le sue emozioni e il suo mondo all'indomani della storica promozione. Ne riproponiamo alcuni passaggi interessanti, con chiusura dedicata a Brindisi, a Sacchetti e al nostro meraviglioso mare.

 - "Siamo arrivati a questo traguardo programmando con pazienza e senza fretta, la crescita societaria è stata costante anno dopo anno in tutte le sue componenti, al pari della città e dei tifosi che sono cresciuti insieme a noi. Quando abbiamo ritenuto che potesse essere l’anno giusto, abbiamo fatto quello sforzo che poteva essere vincente e così a Brescia a poche giornate dal termine della regular season è arrivato David Moss, la mossa giusta nel momento giusto.

21 Playoff Scafati Gara 3 - "La nostra politica è stata quella di cercare di migliorarci sempre ma senza fare il passo più lungo della gamba ed è così che sono arrivati i risultati: lo storico scudetto di A Dilettanti nella stagione 2010-2011 e la promozione in A1 quest’anno. Ho voluto pensare sempre alla società a 360°: una società sportiva di alto livello è un’azienda a tutti gli effetti quindi bisogna avere grande attenzione per tutto. Non ci sono solo i giocatori, bisogna investire sulla comunicazione, sull’immagine, sul marketing, senza scordare la grande risorsa del settore giovanile. Nella piramide societaria sono all'apice e non voci secondarie. Ogni anno ho riservato una parte importante di budget per queste voci". 

 - "La città di Brescia ha grandi progetti, primo fra tutti il nuovo palazzetto che si chiamerà Pala Leonessa. Siamo sulla linea del traguardo, così come dice il nostro Sindaco. A Brescia l’entusiasmo nei nostri confronti è alle stelle e non vogliamo deludere quella che noi chiamiamo 'l’onda blu', ovvero il numero importante di sostenitori che hanno aspettato così tanti anni per rivivere questo sogno".

 - "Brindisi è una città che amo, ho bei ricordi della sua gente cordiale e gentile, molto competente in tema di pallacanestro. È giusto definirla una piazza importante per il nostro basket perché c’è grande cultura per questo sport, con un grande numero di abbonati. È un traguardo per il quale a Brescia stiamo lavorando, quindi il calore positivo e bello dei brindisini un po' lo invidio!"

 - "Vi ruberei il mare, che è meraviglioso. Credo che una città come Brindisi meriti di avere un palasport degno di tale nome, così come merita la sua gente. Bisogna investire nello sport, perché lo sport è vita, è futuro. Una città senza sport è morta. Per fare un esempio in grande, bisogna rilanciare Roma perché oggi è una città in ginocchio, rilanciamo la città attraverso lo sport! Per questo mi permetto di fare un appello ai politici brindisini: fate una super arena, la vostra gente vi confermerà che avrete fatto al scelta giusta!".

Brescia guarda in alto, molto in alto, Brindisi, a sua volta campione di inverno e vicina alla finale di Coppa Italia, vive ora una fase più difficile. Tra quindici giorni la speranza di battere a Montichiari una delle migliori squadre della Lega A.

Marino Petrelli

ph: credits agenzia Ciamillo Castoria

 

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