Diario da Wuhan. La super Spagna e i rimpianti azzurri
Wuhan è una bella città affacciata sul Fiume Azzurro, il terzo fiume più lungo del mondo dopo il Rio delle Amazzoni e il Nilo. I suoi 11 milioni di abitanti ne fanno una delle città più popolose di tutta la Cina, ma l'aria che si respira è diversa rispetto a Foshan. Meno caldo (anche se i livelli restano alti il senso di oppressione da smog non è molto diverso), una skyline diversa e più signorile, in generale un'organizzazione più elevata. Il viaggio in treno che ci porta da Foshan è bello e veloce, quattro ore per oltre mille chilometri. Fare turismo, nel tempo libero, è piacevole. Anche qui non mancano le contraddizioni, si passa in poche decine di metri da palazzi ricchi e negozi sfavillanti a baraccopoli confinate dietro a enormi pannelli verdi che fanno di tutto per evidenziare le differenze di ceto. E poi i mercati, così diversi dai nostri, con tantitissimi animali vivi in bella mostra e cibo, cotto o crudo, di varia e dubbia provenienza.
Bella la parte modaiola della città con tanti negozi e brand alla "occidentale", quello che per noi sarebbe Via del Corso a Roma o Piazza san Babila e dintorni a Milano. Si mangia rigorosamente Mc Donalds o simili. Si possono trovare Zara, H&M, le profumerie francesi. Cinesi sì, ma con uno sguardo al notro mondo e alla nostra moda. Uno sguardo veloce alla Testa del Cranio Giallo, il simbolo della città, e alla zona dei laghi davvero suggestiva e poi riparte la full immertion di basket.
La Wuhan Sports Arena è una struttura più vecchia di quella di Foshan, con i seggiolini di una volta e la tribuna stampa con le sedute senza braccioli e senza comodità. Meglio, direte voi, non è detto che i giornalisti debbano per forza godere di determinati privilegi. Noi che siamo abituati alle piccionaie dei palasport italiani siamo già felici di esserci e tutto ci appare in ogni caso un mondo diverso rispetto al nostro. Lo stesso complesso sportivo, all'interno del quale si trova il palasport, è bellissimo, moderno, illuminato a giorno con giochi di luci sfavillanti e a pieno regime in vista della cerimonia di inaugurazione dei Giochi mondiali militari. La data è a metà ottobre, ma già stanno facendo le prove per non sbagliare nulla quando arriverà il gran giorno. Speriamo che l'organizzazione sia migliore di questa dei mondiali di basket, qui la Fiba qualche pastrocchio lo ha fatto. Ne parleremo.
leggi anche: Diaro da Foshan, la Serbia domina, Italia chiede strada