Brindisi, la Coppa e il finale di stagione

Scritto da Redazione on . Postato in Il direttore

premiazione milanoDopo Varese avevamo chiesto la favola e per un millesimo di secondo ci siamo andati vicini. Milano batte Brindisi nei quarti di Coppa Italia per un battito infinitesimale, per un tocco di polpastrello di Macvan che all’instant replay gli arbitri, non avendo la certezza della validità, hanno soltanto potuto dare buono per la decisione presa sul campo. Una decisione che ha lasciato l’amaro in bocca, non tanto perché non sapremo mai se quel canestro era buono o meno (io dopo averlo rivisto per tutta la notte lo ritengo non buono, ma è una semplice impressione personale), quanto per la rapidità di Tolga Sahin che ha fatto subito il gesto della convalida.

Se avesse atteso e si fosse rivolto al video, forse questa decisione sarebbe potuta essere diversa. Lasciamo Rimini con tanti rimpianti, Milano alza un’altra Coppa senza brillare. Noi c’eravamo e abbiamo visto tante cose diverse rispetto alla televisione. Intanto i nostri immensi tifosi, oltre 500 in un giovedì lavorativo, tra i più belli insieme a quelli di Avellino e Brescia in una cornice, quella del Pala Fiera, nuova e molto frizzante, sugli spalti e nel bel “villaggio” ospitalità realizzato all’ingresso.

Due parole su Andrea Cinciarini. I gesti, reali o presunti verso i tifosi di Reggio Emilia, sua ex squadra non sono stati una pagina edificante. Il suo atteggiamento è stato prolungato e i suoi avvicinamenti alla panchina di Menetti sono stati reiterati, tanto che a fine partita Aradori e altri sono andati a chiedere spiegazioni. Il play della nazionale, e della squadra più forte d’Italia, non può e non deve permettersi atteggiamenti di questo genere. Lo stesso presidente di Lega, Egidio Bianchi, ha gradito poco e i dirigenti Olimpia sono avvertiti. Milano con la Coppa alzata da Giorgio Armani è tornata piccola piccola in Europa, sconfitta in casa anche da Barcellona, nonostante un avvio da 45-30 e un contro parziale da 10- 27 che ha ribaltato la partita. E anche a Caserta non ha brillato, vincendo la partita soltanto all’ultimo minuto.

Le altre, del resto, le danno una mano: Avellino e Venezia perdono a Brescia e Cremona e il primo posto sembra blindato. Brindisi, dopo Rimini, è tornata sulla terra perdendo una partita incredibile (un’altra…) a Torino, dilapidando un vantaggio di tredici punti e pur avendo il tiro della vittoria che il primo ferro ha negato a Goss. Sarebbe stata una vittoria che ci avrebbe rallegrato, ma la partita era stata persa prima, con scelte di tiro sbagliate e con la solita sofferenza sotto canestro. Alti e bassi ancora una volta, ma i bassi stanno purtroppo prendendo il sopravvento. Serve una scossa, già a partire contro una rivitalizzata Cremona. Una vittoria significherebbe almeno allungare quasi definitivamente sull’ultimo posto, poi continuare a inseguire il traguardo play off. Ripartiamo subito e vediamo quanto valiamo.

Marino Petrelli

ph: MIchele Longo (Ciamillo/Castoria)

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